Oleodinamica Marchesini, società bresciana che realizza valvole idrauliche per le macchine agricole e movimento terra, controllata dal fondo di private equity tedesco Auctus Capital Partners, ha acquisito Naldoni e Biondi, produttore di componenti per cilindri oleodinamici. A vendere è stato il titolare, Giuseppe Biondi.
Ocean Merchant Corporate Finance e Studio Sebastiani hanno agito rispettivamente come advisor finanziario e contabile/fiscale per Oleodinamica Marchesini. Per gli aspetti societari e legali, la società è stata supportata da Avvocati di Impresa.
Auctus Capital mira a creare un gruppo italiano che si focalizzi nella produzione di componenti per applicazioni oleodinamiche.
Oleodinamica Marchesini è un produttore di valvole convenzionali per applicazioni idrauliche mobili, con particolare attenzione alle valvole di ritegno pilotate e alle valvole di sovracentratura. L’azienda è presente in Italia e in Europa e conta oltre 500 clienti dal suo sito produttivo di Molinetto di Mazzano (Brescia). In precedenza, Oleodinamica Marchesini faceva capo a Xenon Private Equity, che nel dicembre 2018 l’ha appunto ceduta al fondo tedesco Auctus Capital Oleodinamica Marchesini ha chiuso il 2019 con un fatturato di 22 milioni e un ebitda di 5,2 milioni.
Naldoni e Biondi, attiva dal 1979, ha sede a Lugo (Ravenna). L’azienda produce e commercializza i seguenti prodotti: componenti standard in kits, componenti standard patentati, componenti standard per il sistema di cilindri di ammortizzazione e componenti speciali, basandosi nel disegno del cliente. La società ha archiviato il 2019 con ricavi per 4 milioni e un ebitda di 0,7 milioni.
Auctus Capital Partners AG, nata nel 2001 e con sede a Monaco, si concentra su aziende che operano in settori frammentati con forti posizioni di mercato e potenziale di crescita, Punta generalmente ad investire in società con un valore compreso tra i 10 e i 100 milioni di euro e un fatturato compreso tra i 10 e i 150 milioni di euro. Le aree di interesse includono la sanità, il settore automobilistico, la chimica fine/farmaceutica, l’IT/software, l’istruzione e i servizi alle imprese. In Italia ha investito nel 2015 anche nella bresciana Italpresse, produttore di macchine per la pressofusione per l’industria dell’automotive (si veda altro articolo di BeBeez).